Nuova Riveduta:

Levitico 16:21

Aaronne poserà tutte e due le mani sul capo del capro vivo, confesserà su di lui tutte le iniquità dei figli d'Israele, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati e li metterà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo che ha questo incarico, lo manderà via nel deserto.

C.E.I.:

Levitico 16:21

Aronne poserà le mani sul capo del capro vivo, confesserà sopra di esso tutte le iniquità degli Israeliti, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati e li riverserà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo incaricato di ciò, lo manderà via nel deserto.

Nuova Diodati:

Levitico 16:21

Aaronne poserà entrambe le sue mani sulla testa del capro vivo e confesserà su di esso tutte le iniquità dei figli d'Israele, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati, e li metterà sulla testa del capro; lo manderà poi nel deserto per mezzo di un uomo appositamente scelto.

Riveduta 2020:

Levitico 16:21

Aaronne poserà ambedue le mani sul capo del capro vivo, confesserà sopra esso tutte le iniquità dei figli d'Israele, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati, e li metterà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo incaricato di questo, lo manderà via nel deserto.

La Parola è Vita:

Levitico 16:21

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Levitico 16:21

Aaronne poserà ambedue le mani sul capo del capro vivo, confesserà sopra esso tutte le iniquità dei figliuoli d'Israele, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati, e li metterà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo incaricato di questo, lo manderà via nel deserto.

Ricciotti:

Levitico 16:21

postegli sul capo ambedue le mani, confessi tutte le iniquità de' figli d'Israele, tutti i delitti e peccati loro; e scaricatili imprecando sul capo di esso, lo scacci nel deserto per mezzo d'un uomo a ciò destinato.

Tintori:

Levitico 16:21

e poste ambo le mani sul di lui capo, confessi tutte le iniquità dei figli d'Israele, tutti i loro delitti e peccati, e imprecandoli sulla testa del capro, lo manderà nel deserto per mezzo d'un uomo a ciò destinato.

Martini:

Levitico 16:21

E poste sul capo di lui ambe le mani, confessi tutte le iniquità de' figliuoli d'Israele, e tutti i loro delitti, e peccati: i quali scaricando sulla testa del capro per mezzo di un uomo a ciò destinato, lo manderà nel deserto.

Diodati:

Levitico 16:21

E posi Aaronne le sue due mani sopra il capo del becco vivo, e faccia sopra esso confessione di tutte le iniquità de' figliuoli d'Israele, e di tutti i misfatti loro, secondo tutti i lor peccati; e metta quelli sopra il capo di quel becco, e mandinelo nel deserto per mano di un uomo apposta.

Commentario abbreviato:

Levitico 16:21

15 Versetti 15-34

Ecco qui significati i due grandi privilegi del Vangelo: la remissione dei peccati e l'accesso a Dio, che dobbiamo solo per mezzo del nostro Signore Gesù. Considerate l'espiazione per la colpa. Cristo è sia il Creatore che il Soggetto dell'espiazione, difatti egli è il Sacerdote, anzi il Sommo Sacerdote, che permette la riconciliazione al popolo. E come Cristo è il Sommo Sacerdote, egli è pure il Sacrificio con il quale l'espiazione è fatta, poiché egli è, in definitiva, la nostra riconciliazione con Dio. Egli è stato così raffigurato dai due capri. Il capro ammazzato era Cristo che moriva per i nostri peccati, il capro espiatorio il Cristo risorto per la nostra giustificazione. È scritto che l'espiazione si completava mettendo i peccati d'Israele sulla testa del capro, mandandolo via nel deserto, in una terra non abitata, e proprio questo allontanamento rappresentava la totale remissione dai loro peccati. Esso portava via tutte le loro ingiustizie. Ma Cristo, l'Agnello di Dio, porta via il peccato del mondo, prendendolo su sé stesso, Giovanni 1:29. L'ascensione al cielo, che Cristo fece per noi, è rappresentata dall'entrata del sommo sacerdote nel luogo santissimo. Confrontate con Ebrei 9:7. Il sommo sacerdote doveva uscire di nuovo, ma il nostro Signore Gesù vive intercedendo per noi e stando sempre alla presenza di Dio. Ecco inoltre l'esempio dei due grandi compiti del Vangelo: le fede e il pentimento. Per fede mettiamo le nostre mani sulla testa dell'offerta, contando su Cristo come Signore, nostra Giustizia, che prega per la nostra soddisfazione, l'unica solo capace di procurarci il perdono. Per mezzo del pentimento compungiamo le nostre anime, non solo digiunando dai piaceri del corpo, ma dandoci pena interiore per il peccato e vivendo una vita di privazione. Confessiamo quindi i nostri peccati a Dio che è fedele da perdonarceli tutti e da giustificarci. Per mezzo dell'espiazione otteniamo ristoro per le nostre anime. "Peccatore, applica il sangue di Cristo efficacemente alla tua anima e così potrai stare alla presenza di Dio, ottenendo conforto e accettazione!" Prendiamo questo sangue di Cristo, applichiamolo su di noi per fede e vedremo come esso ci fa riappacificare con Dio.

Riferimenti incrociati:

Levitico 16:21

Lev 1:4; Eso 29:10
Lev 26:40; Esd 10:1; Ne 1:6,7; 9:3-5; Sal 32:5; 51:3; Prov 28:13; Dan 9:3-20; Rom 10:10
Is 53:6; 2Co 5:21

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